Fascismo e Antifascismo: 8 Cose da sapere.

1) L’Antifascismo nacque inizialmente sotto forma di gruppi (clandestini) di intellettuali e politici, in contrapposizione all’oppressione della dittatura fascista; soltanto in seguito, dopo l’Armistizio di Cassibile (1943), gli antifascisti si organizzarono in gruppi armati, sostenuti dagli Alleati, per liberare il Paese dall’occupazione nazifascista.
2) Gli Antifascisti e i partigiani non erano soltanto di sinistra, ma erano anche liberali, democratici, popolari, cattolici.
3) Oggi non esiste la dittatura fascista, ma esistono partiti/movimenti nazionalpopulisti, spesso messaggeri (anche inconsapevoli) di una parte dell’ideologia neofascista; essi non inneggiano al fascismo, ma, cavalcando il malcontento e l’ignoranza, rischiano di fungere da anticamera per l’instaurarsi di una nuova dittatura. Poi esistono anche quei movimenti dichiaratamente neofascisti che sono in continuità con la cultura fascista.
4) Essere nazionalpopulisti e messaggeri di un certo neofascismo, oggi, significa:
opporsi (anche in modo violento) alla libertà di culto;
incitare all’odio razziale, affrontando (ad esempio) la questione immigrazione sulla sola base di stereotipi e pregiudizi;
negare i diritti a chi ha un orientamento sessuale diverso dal proprio;
imporre la propria religione ad uno Stato (dimenticando che l’Italia nasce come Stato Laico, dove il potere religioso è separato da quello politico);
negare la cittadinanza a chi nasce, vive e lavora in questo Paese (solo perché di origini straniere);
auspicare che 60milioni di persone abbiano la stessa cultura, la stessa religione, lo stesso orientamento sessuale, gli stessi interessi, le stesse idee politiche ed economiche, lo stesso sangue, lo stesso destino, lo stesso costume.
5) Essere antifascisti, oggi, vuol dire opporsi, in modo pacifico e democratico, ad ogni repressone della libertà altrui; vuol dire anche preservare le diversità e garantire l’uguaglianza dei diritti.
Dalla dichiarazione universale dei diritti umani si legge infatti: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.”
6) Esse antifascisti, oggi, non vuol dire impedire ai movimenti nazionalpopulisti di manifestare le proprie idee, tutt’altro; ma se quelle idee diventano apologia e celebrazione del Fascismo, allora esse diventano reato; infatti la legge italiana vieta la riorganizzazione di gruppi aventi le stesse caratteristiche e finalità del disciolto partito fascista (quali ad esempio Forza Nuova e Casa Pound); dunque, in tal caso, essere antifascisti vuol dire impedire a questi gruppi la partecipazione attiva alla politica.
7) Ricapitolando, i nazionalpopulisti vanno contestati utilizzando gli strumenti della democrazia, tra cui, ad esempio, il dibattito e il voto; i neofascisti, invece, vanno sanzionati secondo le norme penali, in quanto le violano palesemente. La linea che separa nazionalpopulisti e neofascisti è molto sottile ma, nonostante ciò, essi richiedono due metodi di contrasto profondamente diversi.
8) Chi sminuisce la pericolosità del fascismo e chi nega l’esistenza del neofascismo, o vive in Danimarca (che è l’equivalente di “un altro pianeta”), o è fascista(neo).
Per la tutela delle libertà fondamentali, per la tutela della democrazia, è necessario restare uniti e gridare insieme “Mai più fascismi!”.
<<Nel nostro Paese già un’altra volta la debolezza dello Stato rese possibile l’avventura fascista che portò sangue, guerra e rovina come mai si era visto nella storia dell’umanità. L’Italia, l’Europa e il mondo intero pagarono un prezzo altissimo. Dicemmo “Mai più!”; oggi, ancora più forte, gridiamo “Mai più!”.>>
Firma l’appello su
https://www.change.org/p/istituzioni-democratiche-mai-pi%C3%B9-fascismi-appello-nazionale
Virginia Avveduto